Archive for the 'Vivendo…' Category

Vivendo...

Randy Pausch – “Last Lecture”

  • “Quando sbagli chiedi scusa! Una buona scusa è formata da tre parti: “Mi dispiace”; “Era colpa mia”; “Cosa posso fare per rimediare?”. La maggior parte della gente salta la terza parte; è da questo che puoi capire chi è sincero”.
  • “L’esperienza è quello che ottieni quando non ottieni quello che vuoi”.
  • “Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri”.
  • “Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore”.
  • “Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell’esame all’università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»”.
  • “Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo”.
  • “Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri”.
  • “Ho una mia teoria sulle persone che provengono dalle famiglie numerose: sono persone migliori delle altre, perché hanno dovuto imparare come andare d’accordo con gli altri”.
  • “Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti. Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato”.
  • “Non lamentatevi. Lavorate più duramente. Non cedete. L’oro migliore è quello che giace in fondo ai barili di merda”.
  • “Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di voi. I sogni verranno da te”.
  • “La fortuna è quel momento in cui la preparazione incontra l’opportunità”.
  • “La fortuna ce la creiamo da soli, chi più sa più vale”.
  • “Imparate ad aspettare tutto il tempo che serve e la gente vi sorprenderà davvero: quando si è davvero stufi marci o arrabbiati con qualcuno, significa solo che non si è concesso loro abbastanza tempo, dategliene e vedrete che quasi sempre vi stupiranno”.

Sarebbe bello seguire qualche insegnamento…

SuonoControVerso, Vivendo...

Guido Piano

Guido piano
e ho qualcosa dentro al cuore
che mistero
non so neanche dove andare
e m’allontano
anche se dovrei tornare
lei m’aspetta
si potrebbe preoccupare ma c’e’ tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore
e ho bisogno di stancarmi e di camminare
di sentire l’acqua il vento e di respirare
peccato che qui vicino non c’e’ il mare
guido piano
che mistero dopo il ponte cambia il mondo
viene voglia di cantare
questa sera
te lo voglio raccontare
son sereno
come se fosse Natale
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume
lentamente mi porta fra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare.
Amore mio perche’ ogni volta scappo via
siamo cosi lonatani dalla vita e dai profumi
forse t’incontrero’ dove comincia il mare
quando mi svegliero’ saro’ migliore

Fabio Concato

SuonoControVerso, Vivendo...

Pelle

E’ facile sai
averti
se chiudo i miei begli
occhietti spenti

e cerco su di me
la tua pelle che non c’è
poi ti entro, in fondo
dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei
forse sei un congegno che
si spegne da se

e puoi maledire
la tua bocca
se sbagliando mi chiama
quando lui ti tocca

cercherò su di me
la tua pelle che non c’è
ti entravo, in fondo
dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei
forse sei un congegno che
si spegne da se

Afterhours – Pelle

Vivendo...

Nessun Dorma

Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d’amore e di speranza…
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia.

Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All’alba vincerò!

Giacomo Puccini -Turandot- 1919/1922

Vivendo...

Palio 2010

Ed anche quest’anno è volato via troppo in fretta, finito tra lacrime e aspettative disattese… vorrà dire che sarà per l’anno prossimo…

Ma il sorpassooooooooooooooooooooooo che goduria…

Forza Sant’Erasmo

In pugnam e colle per corvum amor et fulgor

Vivendo...

4 Maggio 1949

Solo il fato li vinse…

Grande Torino

Giocatori

* Valerio Bacigalupo
* Aldo Ballarin
* Dino Ballarin
* Emile Bongiorni
* Eusebio Castigliano
* Rubens Fadini
* Guglielmo Gabetto
* Ruggero Grava
* Giuseppe Grezar
* Ezio Loik
* Virgilio Maroso
* Danilo Martelli
* Valentino Mazzola
* Romeo Menti
* Piero Operto
* Franco Ossola
* Mario Rigamonti
* Julius Schubert

Dirigenti

* Arnaldo Agnisetta
* Ippolito Civalleri
* Andrea Bonaiuti

Allenatori

* Egri Erbstein
* Leslie Lievesley
* Osvaldo Cortina

Giornalisti

* Renato Casalbore
* Renato Tosatti
* Luigi Cavallero

Equipaggio

* Pierluigi Meroni
* Celeste D’Inca
* Cesare Biancardi
* Antonio Pangrazi

Primeevil, Vivendo...

Amico… amico fragile….

Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d’attenzione e d’amore
troppo, “Se mi vuoi bene piangi ”
per essere corrisposti,
valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo “Mi ricordo”:
per osservarvi affittare un chilo d’era
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità:
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi,
ero molto più curioso di voi.

E poi sorpreso dai vostri “Come sta”
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo “Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un’ora al mese di te”
“Lo sa che io ho perduto due figli”
“Signora lei è una donna piuttosto distratta.”
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell’ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi.

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo.
Potevo chiedere come si chiama il vostro cane
Il mio è un po’ di tempo che si chiama Libero.
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle.
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.

FABER

Vivendo...

Hooligans 2005

” Sapete qual’è la parte migliore ?
Non è sapere che i tuoi amici ti guardano le spalle,
è sapere che tu guardi le spalle ai tuoi amici !”

Sopravvivendo..., Vivendo..., Work

New Born

Finalmente è finitaaaaaaaaaaaaa

SuonoControVerso, Vivendo...

Invisibile

È la cosa più semplice non renderla difficile,
può anche divertire ma non devi fare niente a me,
ora che è possibile e posso voler scegliere per me.
Così imprevedibile che non mi costa perdere,
andare fino in fondo a quello che nascondo a te.
Ora che è possibile e posso voler scegliere per me.
Io divento facile adesso sono invisibile non mi puoi vedere più,
non mi puoi toccare più. Ora…
Tutto si può dire ma non credo sia possibile
il fatto che abbia scelto di vivere allo specchio.
Ora che è possibile e posso voler scegliere per me.
Io divento facile adesso sono invisibile non mi puoi vedere più,
non mi puoi toccare più. Ora…
Io divento facile adesso sono invisibile non mi puoi vedere più,
non mi puoi toccare più.
Invisibile.
Ritmo Tribale – “PSYCORSONICA” [1994]

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